domenica 3 aprile 2011
Casa degli Alfieri
Marco Baliani
KOHLHAAS
tratto da "Michael Kohlhaas" di Heinrich von Kleist
di REMO ROSTAGNO e MARCO BALIANI
Vi sono spettacoli che hanno segnato con la loro forza e bellezza la storia della scena italiana degli ultimi 20 anni. Il Kohlhaas di Marco Baliani è uno di questi.
È la storia realmente accaduta, nella Germania del 1500, di un mercante di cavalli, vittima della corruzione dominante della giustizia statale. La spirale di violenza offre lo spunto per una riflessione sulla questione della giustizia e sulle conseguenze morali che la reazione dell’individuo all’ingiustizia può comportare.
[foto: www.marcobaliani.it]
giovedì 24 marzo 2011 - ore 21
ResExtensa DanzaTeatroDanza, residenza creativa e formativa
NON DORMITE E VIGILATE!
LA COSTITUZIONE IN UN QUIZ SHOW
Lo spettacolo fa scoprire la bellezza e la poesia della Carta Costituzionale italiana, raccontata attraverso un Quiz Show in puro stile vintage che vuole essere metafora della nostra società. Una conduttrice che nasconde un anima utopica, e Tommaso, un giovane concorrente preparato quanto scettico, affronteranno un viaggio lungo dieci domande, in cui le nozioni e la conoscenza si mescolano con la loro vita e la loro esperienza.
Un viaggio in cui alcuni articoli della Costituzione entrano in collisione con una realtà così lontana dagli ideali e dai valori in essa sancite.
L'evento rientra nell'ambito del progetto P.O. Fesr “TEATRI ABITATI: UNA RETE PER IL CONTEMPORANEO”.
Per maggiori info:
Liliana Tangorra - Associazione ResExtensa
cell.: (+39)3934128363
mail: lilianatangorra@resextensa.it
domenica 20 marzo 2011 - ore 18
Reggimento Carri | Teatro
con il sostegno di ResExtensa DanzaTeatroDanza, residenza creativa e formativa
CUORE. COME UN TAMBURO NELLA NOTTE...
(da Edmondo De Amicis ad oggi)
un lavoro di Reggimento Carri
con Michele Altamura, Riccardo Lanzarone, Francesco Martino, Roberta Mele, Filippo Paolasini, Gabriele Paolocà
assistente alla regia Paola Tripoli
videoanimazioni Gianfranco Bonadies
luci e cura dello spazio Vincent Longuemare
cura del suono Dario Tatoli
costumi Fiamma Benvignati
drammaturgia e scrittura fisica di ROBERTO CORRADINO e ANTONIO CARALLO
ideazione e regia di ROBERTO CORRADINO
"Questo libro è particolarmente dedicato ai ragazzi. Leggete questo libro, ragazzi: io spero che ne sarete contenti e che vi farà del bene. » (Edmondo De Amicis) Questo spettacolo è particolarmente dedicato a noi, al nostro tempo, alla nostra vita, ai luoghi dove viviamo e respiriamo ogni giorno, alla nostra persona, alle persone che incontriamo ogni giorno, alla nostra famiglia, al nostro modo di stare insieme, ragazzi. Cittadini, persone, famiglie, scuola, lavoro, disagio ... sembrerebbe un documentario o un telegiornale. Appunto o più o meno. Fai un respiro. Guarda a sud, a nord, a est, a ovest. Riprendi il tuo centro. Facciamo il punto. Questo è il paese che amo. Questo è il paese che non amo. Questo è il paese del sole. Questo è il paese del mare. Siamo eroi, poeti, santi, naviganti, emigranti, precari, clandestini, ... si ma il cuore, il punto, il centro dov'è? Un lavoro su un classico della nostra letteratura, per raccontare attraverso voci diverse l'infanzia del nostro paese, la sua adolescenza di ieri e di oggi, per cercare di descrivere oggi la sua maturità zoppa, per capire perché oggi l'Italia è un paese per vecchi. (Roberto Corradino)
giovedì 3 marzo 2011
venerdì 4 marzo 2011
Gli Ipocriti / M.B. Nuovo Teatro
SANTOS
da un racconto di ROBERTO SAVIANO
adattamento teatrale di Mario Gelardi e Giuseppe Miale di Mauro
con Ivan Castiglione, Francesco Di Leva,Giuseppe Gaudino, Giuseppe Miale di Mauro, Adriano Pantaleo
voce Raffaele Auriemma
regia di MARIO GELARDI
Il racconto di Roberto Saviano è la storia di quattro ragazzini che vengono assoldati come vedette della camorra. Il loro compito è quello di giocare a calcetto in una piazza ed avvisare quando arriva la polizia o qualcuno sospetto. La carriera dei ragazzi, davanti ad una scelta: il calcio o la delinquenza. Il gioco come metafora della vita, il calcio come unica soluzione per uscire da una vita che appare misera. Santos è il nome del pallone arancione usato dai ragazzi per giocare a calcio. Una storia densa di emozioni ed avvenimenti. Una scrittura forte e dinamica come è tipico del Saviano scrittore.
RASSEGNA STAMPA
la Repubblica Bologna, 18 febbraio 2011, pag. 23
Se quattro vedette della camorra fuggono dal crimine con Pelè
«IL chiattone in porta, quello smilzo e veloce avanti, il robusto in difesa, a centrocampo tutto il resto». Per Roberto Saviano il calcio di strada non è solo un bel ricordo dell'infanzia libera nella «convinzione irrazionale che un giorno le cose possano cambiare», ma una palestra di vita. Sull'asfalto si 'sbucciano' le ginocchia e si misurano i talloni, ma si scoprono anche i talenti, i personalismi, le rivalità. Si consumano i sogni, le speranze, le delusioni. Perfino i contrasti di potere.
E' quello che fa emergere «Santos», il racconto di Saviano adattato per la scena da Mario Gelardi, lo stesso che ha portato a teatro Gomorra. «Si tratta di una favola nera - spiega il regista - che fa leva sui buoni e sui cattivi, sul traditore, su chi si sacrifica, sul giovanotto bravo, e sul furbo».
La storia prende il nome dalla squadra brasiliana di Pelè, avendo come protagonisti quattro ragazzini assoldati come vedette della camorra, di fronte alla scelta tra una vita di tiri al pallone o di delinquenza. Il palco del Teatro delle Celebrazioni si trasforma (...) nella piazza in cui si fa la classica partitella, tenendo però gli occhi bene aperti per avvistare l'arrivo della volante della polizia. I calciatori in erba rispondono agli ordini di un boss della camorra che li assolda come sentinelle per dare l'allarme.
«Il gioco - continua Gilardi - si fa sempre più pericoloso diventando difficile liberarsi dalla rete del crimine che pretende fedeltà in cambio di denaro facile». Ogni giocatore ha una propria fisionomia: il centrocampista dall'indole aggressiva, il portiere con la faccia e il carattere da bravo ragazzo, il difensore ambizioso e traditore, il bomber di belle speranze. Ciascuno reagisce a modo proprio ai diktat della camorra. «A differenza di Gomorra - prosegue il regista - qui c'è un finale di speranza poiché il sogno può salvare la vita, come è stato per la boxe o per il destino di alcuni calciatori».
Non è un caso che Saviano, appassionato di sport, si sia appassionato alla storia di Messi, il fantasista argentino che ha sconfitto le difficoltà fisiche di crescita sui campi di calcio. «Ho sempre pensato - ribadisce Saviano che su Messi ha scritto un bel racconto - che ovunque e in ogni vita potesse esistere una possibilità di salvezza».
Lo spettacolo che sta riscuotendo un successo di pubblico e critica, ha il ritmo veloce di una partita scandita dalla voce di un vero radiocronista, Raffaele Auriemma, una celebrità per i tifosi del Napoli. Anche la camorra, come la vita, si può raccontare attraverso il pallone. (Anna Tonelli)
25 e 26 febbraio 2011 - FUORI ABBONAMENTO
Giugnozerocinque/Musica e altre cose
ScorriBanda
da un’idea di Domenico Coduto
drammaturgia di Raffaello Fusaro
direzione musicale Livio Minafra
con Raffaello Fusaro, Livio Minafra e la banda
un progetto a cura di Domenico Coduto
regia di RAFFAELLO FUSARO
Cosa succede se un giovane musicista jazz e un eclettico attore incontrano una banda musicale?
Lo scoprirete godendo di questo inedito spettacolo, senza definizioni ed etichette, che racconta vicende commoventi e divertenti dei nostri paesi e del nostro amato Sud, di processioni e scorribande di monelli vivaci tra gli assolati vicoli, di come eravamo e di come siamo diventati.
ScorriBanda si rotola tra teatro e musica, tra festa di piazza e monologo in una corsa tutta d’un fiato, in un continuo mescolarsi di musica, testi brillanti, pensieri e parole in libertà.
27 febbraio 2011
Teatro Kismet OperA
IL GATTO E GLI STIVALI
con Monica Contini, Deianira Dragone, Nico Masciullo
disegno luci di Vincent Longuemare
scene di Nico Masciullo, Vincent Longuemare
musiche di Nico Masciullo
testo e regia di LUCIA ZOTTI
Lo spettacolo tratto dalla fiaba popolare Il gatto con gli stivali conduce l’attenzione su una qualità del “sentire” umano che tende ad essere soffocata, se non annullata: quella dell’istinto primordiale dell’essere umano, quell’istinto che, quasi magicamente, conduce a discernere la giusta strada nella giungla del vivere; a riconoscere fra gli incontri quelli positivi; ad aver il coraggio di affrontare gravi pericoli per realizzare un sogno; a credere che i “sogni” possono essere realizzati, se li si nutre di significato concreto.
sabato 19 febbraio 2011
I’M Teatro IndipendenteMente
W4AD
Waiting for a Dinner. Aphrodite’s postorganic remake
Drammaturgia collettiva
Sounds&videos a cura di Dauniadub
fotografia di Wanda Perrone Capano e Rumore Collettivo
regia di ANNA DI PINTO e MARIA FILOGRASSO
L'esaltazione dell'apparire in funzione di una omologazione dell'essere: un continuo bombardamento di stereotipi per adeguarsi ai quali l'individuo annulla sé stesso.
Gli effetti di questa costante pressione sulla psiche e sull'immaginario dell'Uomo contemporaneo hanno le forme distorte di malattie psico-sociali come bulimia ed anoressia, flagello postmoderno silenzioso e strisciante.
"Un viaggio metafisico di forte sapore beckettiano. Afrodite qui si interroga sulla sostanza della propria avvenenza. E' sdoppiata nei due personaggi di Amaturia e Acidalia, rispettivamente isteria e bulimia. Gli spettatori vivranno momenti di forte impatto, dovuti alla proiezione di videoclip, suoni incalzanti che ben sottolineano il dramma, ed una scenografia essenziale ma efficace". (Michele Miglionico - teatro.org)
domenica 20 febbraio 2011 - ore 18
Teatro Koreja
GIARDINI DI PLASTICA
con Francesca Montanaro, Maria Rosaria Ponzetta, Fabio Tinella,
tecnici luci: Mario Daniele, Angelo Piccinni
regia di SALVATORE TRAMACERE
con la collaborazione di Cristina Mileti
Lo spettacolo di grande impatto visivo cattura gli sguardi, ma lascia libera la fantasia di correre a briglia sciolta. Chi decide di subirne l’incantesimo, si prepari ad un viaggio sorprendente alla scoperta di mondi magici dove colori, luci e suoni assecondano i suoi desideri. Tubi, abiti, copricapo, materiale povero e riciclato di vario genere che grazie all’uso fantasioso delle luci si trasforma fiabescamente in immagini, visioni strampalate e buffe, quadri plastici di un movimento della fantasia.
[età consigliata 4-12 anni]
sabato 5 febbraio 2011
domenica 6 febbraio 2011
Teatro dei Borgia
MIDSUMMER
Una commedia romantica con canzoni di David Greig
musiche di Gordon McIntyre
traduzione di Masolino d’Amico
adattamento delle musiche di Papaceccio e Cespo Santalucia
con Manuela Mandracchia e Christian Di Domenico
regia di GIANPIERO BORGIA
Uno spettacolo divertente, tenero, ironico, profondo e gentile, scritto dal rinomato drammaturgo inglese David Greig e tradotto dal celebre critico teatrale Masolino D’Amico.
Nella pièce Helena è un avvocato di successo insoddisfatta e Bob è un uomo piuttosto insignificante, che sognava di fare il musicista di strada. I due si incontrano una sera in un wine bar e nasce un’insolita storia d’amore sullo sfondo della romantica Edimburgo.
La scheda dello spettacolo sul sito di Teatri Abitati
CRITICA-MENTrE è la rassegna teatrale rivolta agli studenti delle scuole superiori della città, su importanti temi didattici (l’oscurantismo antiscientifico medievale, la shoa e l’Unità d’Italia) e laboratorio critico, per la promozione dello sviluppo del pensiero critico e riflessivo nelle nuove generazioni attraverso il connubio tra la cultura teatrale e gli argomenti didattici.
Il Premio per il miglior elaborato critico consisterà in un buono per l’acquisto di libri.
Tutti i partecipanti riceveranno un attestato di partecipazione e un gadget.
2 febbraio 2011
Ass. La Bautta
STüCKE
con Mariapia Autorino, Lidia Pentassuglia, Vincenzo Marco Desario e Claudio Campobasso.
regia di STEFANO MURCIANO
in collaborazione con l’Università degli Studi Aldo Moro di Bari
Stücke (pezzi) è il nome dato ai milioni di ebrei che arrivavano ai campi di concentramento per essere cremati. Lo spettacolo è dedicato alla Shoah e nasce per mantenere vivo il ricordo del terribile genocidio e della brutalità dell’uomo. Numerose sono le testimonianze dei sopravvissuti alla strage e tanti i racconti dei giovani profeti di quell’orrore.
L’atto unico “Stücke”, per la produzione dell’Associazione Culturale ed Artistica “La Bautta”, in collaborazione con la Facoltà di Lettere e Filosofia di Bari, scritto e interpretato dall’attrice Mariapia Autorino è inserito all'interno della rassegna “Giorni terribili, incontri sulla Shoah”, organizzata dal “Presidio del libro” e dalla Regione Puglia. In scena anche Lidia Pentassuglia, Vincenzo Marco Desario e Claudio Campobasso, per la regia del giovane regista salentino Stefano Murciano.
Ispirato alla biografia di Elisa Springer, ebrea arrestata e deportata ad Auschwitz e liberata dalle truppe russe nel maggio del 1945 e alle decine di testimonianze dei deportati,“Stücke” ripercorre i fotogrammi dell’orrore nazista. Si rivive lentamente la metamorfosi quasi forzata di un essere umano che, spogliato della propria identità, della propria personalità e del proprio vissuto, denuda se stesso attraverso un sogno, un incubo.
“C’è un confine che viene difficilmente oltrepassato è…l’orrore”.
Non dimenticare per espiare la propria sofferenza, mantenere vivo il ricordo, dar voce a tutti gli ebrei atrocemente sterminati nei campi di concentramento.